Brescia, 5 settembre – Nel tennis in carrozzina è diventata una legge: le società sparse sul territorio italiano aumentano e si espandono, ma il titolo nazionale a squadre finisce sempre nelle mani dei ragazzi di Active Sport. Quello siglato al Tennis Club Pistoia è il quinto successo nelle ultime cinque edizioni, trionfo perfetto per confermare la società bresciana al top a livello nazionale e ribadirne la qualità della sua scuola tennis. Già, perché quest’anno a spalleggiare Fabian Mazzei, autentica leggenda del tennis in carrozzina italiano, c’era Edgar Scalvini, che debuttò col team nel 2017, ma soltanto in doppio. Stavolta invece il 35enne bresciano ha giocato anche in singolare e ha confermato gli enormi progressi compiuti da quando ha deciso che il tennis non poteva essere più solo un hobby. Mentre il team “A” di Active Sport, composto da Marco Colombo, Ivano Boriva e Alberto Saia, si è dovuto accontentare del tabellone di consolazione dopo la sconfitta all’esordio nel principale, la formazione “B” (che oltre a Scalvini e Mazzei contava su Roberta Faccoli, capitana) ha inaugurato la sua cavalcata toscana battendo per 2-1 i torinesi della Sport Happenings, poi ha superato per 3-0 Jesolo “B” e quindi si è guadagnata la finale spuntandola per 2-1 su Jesolo “A”, avversaria in finale nel 2017. Stavolta, invece, a provare a scucire lo Scudetto dalle maglie dei bresciani c’era l’Unità Spinale di Firenze, prima testa di serie della competizione, ma il sogno dei toscani non è andato oltre i singolari. Merito del solito Mazzei, capace di stupire ancora una volta grazie al successo su Massimiliano Banci, superato con un secco 6-0 6-2, e di Scalvini, che a seguire ha giocato un match di qualità contro Pasquale Greco, imponendosi per 6-3 1-6 6-4 e dando il la alla festa.
“Mentre lo scorso anno eravamo degli outsider – spiega Scalvini -, stavolta potevamo considerarci fra i favoriti, ma è stata comunque una settimana difficile”. Fondamentale il doppio decisivo nella semifinale contro Jesolo “A”, vinto per 7-5 6-7 7-5 dopo quasi quattro ore. “Una battaglia – continua – durissima sotto tutti i punti di vista, ma che ci ha dato la fiducia per prenderci il titolo. Siamo contentissimi: questa vittoria è di tutta Active Sport”. Lo conferma il presidente Marco Colombo, al settimo cielo. “Questa lunga serie di successi – racconta – dimostra che il nostro progetto sta funzionando alla grande, con risultati importanti sia agonistici che di base”. Dice tutto l’esempio di Scalvini, prodotto del vivaio e ora campione italiano. Stesso discorso per Roberta Faccoli, unica donna dell’intera competizione. Non è scesa in campo, ma è stata fondamentale fuori. “Roberta – continua Colombo – si è rivelata un vero valore aggiunto, spronando i ragazzi verso il successo. Dedichiamo la vittoria ai nostri sponsor, in primis alla famiglia Camozzi che sostiene la squadra con viva passione per questo sport, e ai maestri del Forza e Costanza, che ci assistono negli allenamenti durante l’anno. Ma il grazie più importante, stavolta, va ai ragazzi che si impegnano stagione dopo stagione per ottenere risultati come questo”. La vittoria più grande è il loro entusiasmo.
IL PERCORSO-SCUDETTO DI ACTIVE SPORT
Ottavi: Active Sport “B” b. Sport Happenings Torino 2-1. Quarti: Active Sport “B” b. Jesolo Sport “B” 3-0. Semifinali: Active Sport “B” b. Jesolo Sport “A” 2-1. Finale: Active Sport “B” b. Unità Spinale Firenze 2-0 (Fabian Mazzei b. Massimiliano Banci 6-0 6-2, Edgar Scalvini b. Pasquale Greco 6-3 1-6 6-4).
ACTIVE SPORT, VITA ATTIVA PER I DIVERSAMENTE ABILI
Active Sport è una associazione senza scopo di lucro che si propone di divulgare un modello di vita attiva per le persone diversamente abili; a tal fine lavora per rendere accessibile e diffondere al massimo lo sport, offrendo il valore della “diversità” come modello di vita positivo che sia di esempio alle persone diversamente abili ma soprattutto alle persone “normali”. Active Sport si propone come punto di riferimento per gli atleti amanti del tennis (con la scuola del Tennis Forza & Costanza 1911 di Brescia e con quelle di Rodengo Saiano e Gavardo) e dell’handbike. Ma ha tanti altri progetti in cantiere, come quello della sicurezza stradale: un impegno importante della durata di tre anni, per entrare nelle scuole e sensibilizzare i ragazzi al valore del rispetto delle regole.