Fano si prepara al primo Adriatic Challenger

Il marchigiano Gianluigi Quinzi, classe 1996 e in gara grazie a una wild card, è uno dei più attesi all'Adriatic Challenger (foto GAME)

Fano, 28 luglio 2016 – Un circolo tirato a lucido, con l’abito delle grandi occasioni. Una entry list di spessore con molti nomi interessanti, compresi quelli di alcuni italiani. I giovani in rampa di lancio, i “vecchi lupi” del circuito e persino la grande promessa che in pratica gioca in casa. C’è proprio tutto per attendersi grandi cose da questo primo Adriatic Challenger, evento del circuito Atp con montepremi da 42.500 euro (più ospitalità) che scatta nella seconda settimana di agosto al Ct Fano. Se è vero che mancano ancora quasi due settimane al via della manifestazione marchigiana, la prima notizia riguarda Gianluigi Quinzi. Sarà proprio il 21enne azzurro, ex n.1 al mondo Under 18 e vincitore di Wimbledon Junior nel 2013, il destinatario della wild card riservata al circolo organizzatore (gli altri inviti spettano invece al settore tecnico della Federtennis italiana). Quinzi, figlio della vicinissima Porto San Giorgio, proprio dalle Marche tenta di far ripartire la sua corsa verso i piani alti del ranking Atp. Già certi di un posto nel tabellone, tra gli azzurri, ci sono anche Andrea Arnaboldi, Filippo Volandri e Lorenzo Giustino. Il primo, in particolare, arriva da una stagione non semplice ma anche dall’impennata di fiducia ricevuta con il primo quarto di finale in carriera in un evento del circuito maggiore Atp. Risultato centrato a Bastad, in Svezia, dove il mancino lombardo non è andato troppo lontano dalla semifinale, sfuggita contro il Top 30 Albert Ramos Vinolas. Da segnalare anche Filippo Volandri, uno che in carriera ha vinto oltre 300 partite a livello challenger e che ancora oggi – 35 anni in settembre – può dar fastidio a molti. In lista c’è anche Marco Cecchinato (n.143 Atp), sul quale però pende la sentenza di squalifica di 18 mesi emanata dalla procura federale Fit legata all’inchiesta-scommesse che l’ha coinvolto.

L’entry list dell’Adriatic Challenger è ricca anche di molti stranieri interessanti. Con lo spagnolo Roberto Carballes Baena a guidare la lista dei favoriti. Il 23enne di Tenerife arriva dalla finale conquista nel Challenger svedese di Bastad (inizio luglio) ed è alla ricerca di una manciata di punti utili per infrangere il muro dei Top 100 per la prima volta in carriera. Largo ai giovani, comunque, è la parola d’ordine. Tra gli altri, sono almeno due gli elementi da tenere sott’occhio. Il russo Andrey Rublev (18 anni), altro ex n.1 al mondo juniores, e lo svedese di colore Elias Ymer (20), Top 150 e già vincitore di due Challenger in Italia (Barletta e Caltanissetta). Nel frattempo il Ct Fano si prepara ad accogliere i protagonisti del tennis mondiale in una delle settimane più “calde” dell’anno: “L’impegno non è da poco – spiega il direttore del torneo Federico Cinotti -, le cose da fare sono tante, ma noi ci faremo trovare pronti perché fin dall’inizio abbiamo intrapreso questo cammino con grande entusiasmo”. Primo appuntamento ufficiale la conferenza stampa di presentazione, al Ct Fano, fissata per il 4 agosto (ore 11.30), poi le qualificazioni tra sabato 6 e domenica 7. Finale del singolare in programma per domenica 14 (ingresso al Ct Fano sempre gratuito durante tutto il torneo).

I 22 GIÀ NEL MAIN DRAW. DIVENTERANNO 32: ECCO COME

Carballes Baena, Roberto (ESP), Khachanov, Karen (RUS), Brands, Daniel (GER), Kicker, Nicolas (ARG), Krajinovic, Filip (SRB), Cecchinato, Marco (ITA), Ymer, Elias (SWE), Lama, Gonzalo (CHI), De Greef, Arthur (BEL), Souza, Joao (BRA), Bourgue, Mathias (FRA), Ungur, Adrian (ROU), Arnaboldi, Andrea (ITA), Rublev, Andrey (RUS), Van Der Duim, Antal (NED), Volandri, Filippo (ITA), Michon, Axel (FRA), Perez Sanz, David (ESP), Giustino, Lorenzo (ITA), Garin, Christian (CHI), Trinker, Bastian (AUT), Sousa, Pedro (POR).

A loro si aggiungeranno 4 wild card (inviti), 4 promossi dalle qualificazioni (sabato 6 e domenica 7 agosto) e 2 special exempt (giocatori impegnati nelle fasi finali di un torneo di pari categoria e quindi impossibilitati a partecipare alle qualificazione pur avendone diritto).