Brescia, 18 marzo – Non sono molte, in Italia e non solo, le realtà a poter vantare l’organizzazione di due tornei internazionali nella stessa stagione. E sono ancor meno quelle in grado di farlo nell’arco di sole due settimane, utilizzando due diverse strutture del medesimo club. Particolarità che riassumono il mese di giugno da urlo del Tennis Forza e Costanza di Brescia, capace – in un periodo non troppo felice per i tornei internazionali italiani – di cavalcare ancora l’onda del successo: tutto pronto per riproporre i due appuntamenti di fine primavera. Intanto l’Itf femminile da 60.000 dollari di montepremi, e poi il Camozzi Open maschile e femminile di tennis in carrozzina. Il primo, giunto alla dodicesima edizione e secondo in Italia soltanto ai tornei WTA di Roma e di Palermo (quest’ultimo tornerà a luglio dopo sei anni di pausa), si giocherà da lunedì 3 a domenica 9 giugno, di nuovo nella seconda settimana del Roland Garros, naturalmente nell’affascinante cornice del Castello di Brescia, migliorata e arricchita edizione dopo edizione. La compressione dei tornei voluta dall’International Tennis Federation farà slittare il via a lunedì e toglierà un giorno di gare (da otto a sette, in virtù delle qualificazioni ridotte a due turni invece di tre), ma lo spettacolo resterà lo stesso delle ultime edizioni. La corona di regina del Castello è già pronta a l’erede nell’albo d’oro dell‘estone Kaia Kanepi, campionessa nel 2018, oggi tra le Top 100 e già numero 15 della classifica mondiale.
Come nella passata stagione, appena termineranno gli Internazionali femminili di Brescia, sarà subito la volta del Camozzi Open, altro appuntamento cardine del calendario internazionale italiano, in programma da giovedì 13 a domenica 16 giugno sui campi di via Paolo Signorini. Nato nel 2012 come torneo nazionale, l’evento organizzato in collaborazione con Active Sport è cresciuto rapidamente fino a mettere sul piatto 5.000 dollari di montepremi, prize money massimo per la categoria Itf Futures. Solo tre tornei in Italia sono in grado di offrire di più, a testimonianza del valore di un evento che non solo è riuscito a entrare nel cuore di tanti, ma ha anche proposto un tennis di livello via via sempre più alto. Basti pensare che nel corso delle prime sei edizioni il Camozzi Open ha visto sul gradino più alto del podio due leggende del tennis in carrozzina come l’austriaco Martin Legner e il polacco Tadeusz Kruszelnicki, oltre ad aver rappresentato un momento di svolta per la carriera di Giulia Capocci, per risultati la miglior italiana di sempre nella disciplina. Nel 2016 la toscana vinse in città il suo primo titolo internazionale in singolare e, soli tre anni dopo, è numero 5 della classifica mondiale, miglior risultato nella storia del tennis in carrozzina azzurro. Segno che Brescia porta bene. E al Forza e Costanza lavorano perché la buona tradizione possa continuare.
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